Peyton Manning, 9-10 in postseason

il maria ha scritto:

ma sti giocatori degli anni 80 li avete visti giocare?

Io sì, la mia esperienza di football visto in TV va dalla stagione 1982-83 alla stagione 1991-92, l'epoca del football in chiaro. Poi il passaggio alla TV a pagamento e solo qualche Super Bowl miracolosamente in chiaro, fino a 2 anni fa.

geronimo ha scritto:

Di certo la vincita di un Super Bowl non può essere il metro di giudizio di un QB. Però il record ai playoff qualcosa lo dice (non tutto).

Ora, Manning si rivela, per certi versi, un nuovo Marino: magari dotato di mezzi o qualità fenomenali, ma sempre o quasi al di sotto del rendimento atteso quando conta.

allora sono eticamente costretto a rispettare la tua opinione

però sappi che adesso vado lavarmi i denti

Plaxico ha scritto:

Geronimo ha fatto da padrino di battesimo a George Blanda

Forse ho visto giocare Archie Manning, il papà di Peyton. Anche lui, curiosamente, considerato all'epoca un grande QB, pur giocando in una squadra che i playoffs li vedeva col telescopio.

geronimo ha scritto:

Plaxico ha scritto:

Geronimo ha fatto da padrino di battesimo a George Blanda

Forse ho visto giocare Archie Manning, il papà di Peyton. Anche lui, curiosamente, considerato all'epoca un grande QB, pur giocando in una squadra che i playoffs li vedeva col telescopio.

Pensa che quella squadra ancora oggi che ai playoff ci va, riesce comunque in qualche modo a coprirsi di ridicolo...

Ma scusate, Ibra è bravo no? Però quando la partita conta veramente, piedino...

LeBron?

Qualcuno ha detto la Rometta di Spalletti? Calcio spettacolo, poi al momento topico... 7-1

Ecco, che il pitone sia un ottimo QB non c'è dubbio, anche se quando gli parte la scheggia e pensa di vincere le partite da solo fa solo danni. Semplicemente non è un vincente, quando la palla pesa si dimostra mediocre, magari fa numeri (vedi tripla doppia di LBJ contro Boston ) che fa impazzire qualche "analista" e considerarlo ottavo miglior giocatore di sempre, ma quando conta sparisce.

L'unica sua salvezza è aver beccato al Superbowl un QB che, oltre a perdente, era anche scarso.

Peccato che quella Roma di Spalletti si vide scippare un campionato. Tra l'altro la partita del 7-1 la affrontò in maniera incredibilmente matura, iniziò che sembrava di rivedere il Milan di Sacchi quando andava a giocare fuori casa. Otto tiri sette gol, partita irripetibile.

Per il resto Manning è un po' come Totti: grandissimi numeri, tecnicamente indiscutibile, mentalmente fragilissimo e inconsistente (se non addirittura dannoso) nelle partite che contano.

Plaxico ha scritto:

Peccato che quella Roma di Spalletti si vide scippare un campionato. Tra l'altro la partita del 7-1 la affrontò in maniera incredibilmente matura, iniziò che sembrava di rivedere il Milan di Sacchi quando andava a giocare fuori casa. Otto tiri sette gol, partita irripetibile.

Per il resto Manning è un po' come Totti: grandissimi numeri, tecnicamente indiscutibile, mentalmente fragilissimo e inconsistente (se non addirittura dannoso) nelle partite che contano.

Beh, quella partita dai, tifavo anche per voi, fino al primo gol tutto bene, poi panico atroce, squadra sciolta totalmente...

Comunque sì, su Manning sì.

Plaxico ha scritto:

Per il resto Manning è un po' come Totti: grandissimi numeri, tecnicamente indiscutibile, mentalmente fragilissimo e inconsistente (se non addirittura dannoso) nelle partite che contano.

aggiungerei una "leggera" presenza mediatica
(anche se totti nn viene dipinto come quello che ha inventato il calcio)

Ciao Sbiri, sono contento perché da oggi Ben ha le stesse vittorie in postseason del grande Manning