CICLISMO TOPIC - "..e adesso pedala"

Debborohh ha scritto:

Ma non c'è qualche mente illuminata che dà al ciclismo una svolta in direzione dello sport entertainment stile WWE invece di stare qui a menarcela una maglia gialla sì e una maglia rosa pure?

Dal momento che il doping non è prerogativa del ciclismo ma è trasversale a tutti gli sport tutti, se ci pensi un attimo il ciclismo è lo sport più pulito di tutti

Plaxico ha scritto:

Dal momento che il doping non è prerogativa del ciclismo ma è trasversale a tutti gli sport tutti, se ci pensi un attimo il ciclismo è lo sport più pulito di tutti

da un certo punto di vista si può essere d'accordo con te.
l'unica differenza è che la prestazione fisica e atletica conti penso il 90-95% in una gara in bici....molto meno in altre discipline.

qui nella bergamasca, dove la bici è uno sport molto praticato, se ne raccontano di ogni.
già a livello giovanile iniziano le cure....'L'ALIMENTAZIONE' conta tantissimo...ed anche a livello amatoriale la bomba è dietro l'angolo.
ti posso raccontare addirittura episodi legati ad amici parenti....quando andavo in bici...e tra i 15 anni e i 19 d'estate era quasi tutte le sere, c'era chi prandeva l'aulin per andare più forte!
questo legame farmaco prestazione è quasi naturale anche a livello infimo nel ciclismo....e questo lo trovo grave.

in altri sport, non ho mai sentito niente di simile agli stessi livelli....e conta che altri sport li seguo pratico o li ho seguiti praticati molto molto di più.
ad esempio a basket giocavo in una squadra giovanile che per 2 anni di seguito è arrivata nelle prime 3 a livello regionale. (io ero tra i più bidoni, in pratica mi sarebbe convenuto restare a fare il michael jordan in un laghetto piccolo....cmq sia dopo un anno e mezzo di allenamenti ne avevo i coioni strapieni!!)
mai e poi mai e poi mai ho sentito un allenatore o un giocatore parlare di farmaci o sostanze particolari da assumere.
si viaggiava a bestemmie e calci nel culo.
al fratello della mia morosa invece, dopo sei mesi di bici a livello giovanile INFIMO, gli davano già dei superbeveroni da bere tutti i giorni a casa.
c'è una bella differenza...

Dici una cosa giusta, ma in parte. Era così 30/40 anni fa, oggi la preprazione atletica e la performance atletica sono aspetti fondamentali da subito. Nello sport giovanile e professionistico il doping è ovunque, non soltanto nelle discipline a sforzo prolungato puro. Insomma il doping non è solo quello del ciclismo o del fondo/gran fondo (Epo, emotrasfusione, testosterone ecc ecc). Il doping, per fare qualche esempio, è anche il betabloccante per le discipline di tiro (pistola, piattello, arco), oppure il Gh, o ancora gli psicofarmaci ecc ecc. L'unica differenza è che nel ciclismo o nello sci di fondo l'impatto del doping è tangibile (perché la portata dello sforzo è chiara o perché magari come accadde al Tour uno come Bjarne Riis arriva al traguardo con la schiuma alla bocca tipo Varenne). Il paradigma doping=ciclismo è totalmente sballato. Meglio antidoping=ciclismo. Sul calcio, ad esempio, è meglio stendere un velo pietoso. Dopo i casi Guardiola, Davids, Stam, Couto (tutti episodi di steroidi vecchi come il cucco) la grande politica della Fifa (che tra l'altro ha sempre ostacolato l'antidoping) ha portato a trovare soltanto cocainomani e qualche cannone. Eppure questi giocano il doppio rispetto a vent'anni fa, si allenano la metà e vanno al triplo. Poi c'è il caso Ospedale Juventus e il Santana di turno se la ride, salvo poi fustigare il ciclistello di turno. Mah.

Plaxico ha scritto:

Dici una cosa giusta, ma in parte. Era così 30/40 anni fa, oggi la preprazione atletica e la performance atletica sono aspetti fondamentali da subito. Nello sport giovanile e professionistico il doping è ovunque, non soltanto nelle discipline a sforzo prolungato puro. Insomma il doping non è solo quello del ciclismo o del fondo/gran fondo (Epo, emotrasfusione, testosterone ecc ecc). Il doping, per fare qualche esempio, è anche il betabloccante per le discipline di tiro (pistola, piattello, arco), oppure il Gh, o ancora gli psicofarmaci ecc ecc. L'unica differenza è che nel ciclismo o nello sci di fondo l'impatto del doping è tangibile (perché la portata dello sforzo è chiara o perché magari come accadde al Tour uno come Bjarne Riis arriva al traguardo con la schiuma alla bocca tipo Varenne). Il paradigma doping=ciclismo è totalmente sballato. Meglio antidoping=ciclismo. Sul calcio, ad esempio, è meglio stendere un velo pietoso. Dopo i casi Guardiola, Davids, Stam, Couto (tutti episodi di steroidi vecchi come il cucco) la grande politica della Fifa (che tra l'altro ha sempre ostacolato l'antidoping) ha portato a trovare soltanto cocainomani e qualche cannone. Eppure questi giocano il doppio rispetto a vent'anni fa, si allenano la metà e vanno al triplo. Poi c'è il caso Ospedale Juventus e il Santana di turno se la ride, salvo poi fustigare il ciclistello di turno. Mah.

d'accordo con te su questo, fermo restando le grosse differenze tra le varie discipline....

Plaxico ha scritto:

Dici una cosa giusta, ma in parte. Era così 30/40 anni fa, oggi la preprazione atletica e la performance atletica sono aspetti fondamentali da subito. Nello sport giovanile e professionistico il doping è ovunque, non soltanto nelle discipline a sforzo prolungato puro. Insomma il doping non è solo quello del ciclismo o del fondo/gran fondo (Epo, emotrasfusione, testosterone ecc ecc). Il doping, per fare qualche esempio, è anche il betabloccante per le discipline di tiro (pistola, piattello, arco), oppure il Gh, o ancora gli psicofarmaci ecc ecc. L'unica differenza è che nel ciclismo o nello sci di fondo l'impatto del doping è tangibile (perché la portata dello sforzo è chiara o perché magari come accadde al Tour uno come Bjarne Riis arriva al traguardo con la schiuma alla bocca tipo Varenne). Il paradigma doping=ciclismo è totalmente sballato. Meglio antidoping=ciclismo. Sul calcio, ad esempio, è meglio stendere un velo pietoso. Dopo i casi Guardiola, Davids, Stam, Couto (tutti episodi di steroidi vecchi come il cucco) la grande politica della Fifa (che tra l'altro ha sempre ostacolato l'antidoping) ha portato a trovare soltanto cocainomani e qualche cannone. Eppure questi giocano il doppio rispetto a vent'anni fa, si allenano la metà e vanno al triplo. Poi c'è il caso Ospedale Juventus e il Santana di turno se la ride, salvo poi fustigare il ciclistello di turno. Mah.

sacrosanta verità, se nel calcio ci fossero gli stessi controlli del ciclismo (basti pensare alla repelibilità tutto l'anno, i ocntrolli a sorpresa e la patente ematica) scoppierebbe una bomba a livello europeo impressionante....chi pensa che non si facciano più trasfosioni come quelle di Cannavaro non c'ha capito niente

mi viene da ridere quando vedo servizio come quelli di sky sul fantomatico cuoco spagnolo, scovato da Pozzo in un villaggio vacanze, che avrebbe la maggior parte dei meriti per la resistenza e la corsa della squadra

Ragazzi, il problema di base e' che il ciclismo senza Doping e' una mmerda inguardabile.

A malincuore ma mi tocca quotare col sangue l'idea di Debborohh The Sack.

è detto da uno che tifa Tebow

cmq le stesse parole valgono se sostituisci NFL a ciclismo

brax62 ha scritto:

è detto da uno che tifa Tebow

cmq le stesse parole valgono se sostituisci NFL a ciclismo

Lo so.

flao ha scritto:

Ragazzi, il problema di base e' che il ciclismo senza Doping e' una mmerda inguardabile.

A malincuore ma mi tocca quotare col sangue l'idea di Debborohh The Sack.

mi sembra un assurdo la storia che il ciclismo senza doping sarebbe inguardabile.cosa cambierebbe se una salita venisse fatta con 8-10 km orari in meno?proprio niente,ci sarebbero le crisi e le fughe come al solito.il problema e' che i ciclisti son considerati del bestiame,costretti a fatiche inumane e a kilometraggi vergognosi.appoggio l idea dei grandi ciclisti del passato secondo i quali nei grandi appuntamenti quali il tour,giro e vuelta invece di inserire gare di 250 km sarebbe meglio dimezzarne la lunghezza al limite aumentando i giorni di riposo e le gare di montagna ma il tutto sempre subordinato al dimezzamento della lunghezza.nella vuelta alcuni anni fa fu fatto un esperimento in tal senso e paradossalmente nelle gare piu' corte di montagna ci furono i maggiori distacchi perche' queste gare diventavano dal primo km bagarre spettacolari dai risultati imprevedibili

santanadotson ha scritto:

il problema e' che i ciclisti son considerati del bestiame

Hai mai sentito un'intervista ad un ciclista?
E' più o meno come ascoltare una delle tue pecore discutere di fisica quantistica.

Panoramix ha scritto:

Hai mai sentito un'intervista ad un ciclista?
E' più o meno come ascoltare una delle tue pecore discutere di fisica quantistica.

altra cazzata degna di marmottalandia e valevole per qualsiasi altro sport

mia cugina e' lauretata in medicina ed e' stata ciclista professionista,ha partecipato al giro d' italia.ti assicuro che hai detto un luogo comune.tra l altro non si capisce il nesso tra sforzo atletico e intelligenza dell' atleta

santanadotson ha scritto:

mi sembra un assurdo la storia che il ciclismo senza doping sarebbe inguardabile.cosa cambierebbe se una salita venisse fatta con 8-10 km orari in meno?proprio niente,ci sarebbero le crisi e le fughe come al solito.il problema e' che i ciclisti son considerati del bestiame,costretti a fatiche inumane e a kilometraggi vergognosi.appoggio l idea dei grandi ciclisti del passato secondo i quali nei grandi appuntamenti quali il tour,giro e vuelta invece di inserire gare di 250 km sarebbe meglio dimezzarne la lunghezza al limite aumentando i giorni di riposo e le gare di montagna ma il tutto sempre subordinato al dimezzamento della lunghezza.nella vuelta alcuni anni fa fu fatto un esperimento in tal senso e paradossalmente nelle gare piu' corte di montagna ci furono i maggiori distacchi perche' queste gare diventavano dal primo km bagarre spettacolari dai risultati imprevedibili

Beh, non qua ovviamente, ma io ste cose le dico da una vita.

I Grandi Giri così' come sono adesso sono IL MALE ASSOLUTO del ciclismo.

Il problema e' che la gente vuole il ciclismo anni 90 ma vuole tutti puliti.

I cambiamenti ai Grandi Giri non avverranno MAI, o almeno mi stupirò molto se e quando mai ci saranno.

E continueremo a vedere larve umane trascinarsi senza forze sotto il sole cocente su per i salitoni del tour.

E a esaltarci per il Sella o il Ricco' di turno che riusciranno in uno scatto o in una fuga in montagna, salvo poi IMMANCABILMENTE scoprire che erano pieni come uova.

Ellamadonna, ma servivate davvero voi due per vederci un luogo comune?
Per andar forte in bicicletta (come per fare diversi altri sport a livello professionistico) non serve essere dei geni, serve soprattutto avere fisico, fiato e costanza negli allenamenti.
Oltre ad un bravo medico che faccia tante belle flebine giuste.
Ora, sarò pure un inguaribile ottimista, ma io non penso che una persona intelligente sia normalmente disposta a massacrarsi la vita a forza di punturine per rimanere nel gruppo, o almeno non credo che questo giochino avrebbe attechito se l'intelligenza e la cultura media degli atleti fossero state un filo più alte.
I ciclisti vengono trattati come bestiame perchè, loro per primi, permettono che funzioni così.

Quello dei grandi giri è un falso problema. O comunque non è la causa scatenante, credo. Valverde, che probabilmente ora avrà i piedi palmati e le branchie, era uno che i grandi giri non se li inchiappettava e preferiva farsi il muro di Huy con l'andatura di una Ktm da deserto.

Panoramix ha scritto:

Ellamadonna, ma servivate davvero voi due per vederci un luogo comune?
Per andar forte in bicicletta (come per fare diversi altri sport a livello professionistico) non serve essere dei geni, serve soprattutto avere fisico, fiato e costanza negli allenamenti.
Oltre ad un bravo medico che faccia tante belle flebine giuste.
Ora, sarò pure un inguaribile ottimista, ma io non penso che una persona intelligente sia normalmente disposta a massacrarsi la vita a forza di punturine per rimanere nel gruppo, o almeno non credo che questo giochino avrebbe attechito se l'intelligenza e la cultura media degli atleti fossero state un filo più alte.
I ciclisti vengono trattati come bestiame perchè, loro per primi, permettono che funzioni così.

qualche anno fa lessi un'intervista illuminante ad un ciclista del dopoguerra che smontava un pò di luoghi comuni

prima cosa diceva che hanno molto più le palle i ciclisti di oggi che fanno questo sport nonostante le mille alternative che proponga la vita,
ai suoi tempi si correva si sullo sterrato ma l'alternativa era massacrarsi nei campi

il tuo discorso mi pare na stronzata assurda, allora i neolaureati che lavorano nei call center a 800 euro al mese sono dei coglioni allo stesso modo perchè permettono che il sistema funzioni così?

che non abbiano cultura è normale, il loro lavoro è pedalare non fare gli showman, questa è la deriva della nostra società che li vuole prodotto per lo showbusiness

e non che passare la vita sui libri garantisca qualcosa, guarda come è ridotto bebboroh

Plaxico ha scritto:

Quello dei grandi giri è un falso problema. O comunque non è la causa scatenante, credo. Valverde, che probabilmente ora avrà i piedi palmati e le branchie, era uno che i grandi giri non se li inchiappettava e preferiva farsi il muro di Huy con l'andatura di una Ktm da deserto.

valverde

deve cambiare la targa, adesso per i cinquantini serve quella nuova

il maria ha scritto:

il tuo discorso mi pare na stronzata assurda, allora i neolaureati che lavorano nei call center a 800 euro al mese sono dei coglioni allo stesso modo perchè permettono che il sistema funzioni così?

Chi lavora nei call centers spera di non doverlo fare per il resto della vita, ma soprattutto non si fa fare le punturine di cui sopra per rispondere più in fretta. E magari crepare fra atroci sofferenze entro i 50 anni, se non prima.
Il bello è che il "movimento" è così intellettualmente dotato che moltissimi appassionati si ammazzano di punturine per vincere una garetta amatoriale, o solo per star dietro ai coetanei dopati alla domenica.

Panoramix ha scritto:

Chi lavora nei call centers spera di non doverlo fare per il resto della vita, ma soprattutto non si fa fare le punturine di cui sopra per rispondere più in fretta. E magari crepare fra atroci sofferenze entro i 50 anni, se non prima.
Il bello è che il "movimento" è così intellettualmente dotato che moltissimi appassionati si ammazzano di punturine per vincere una garetta amatoriale, o solo per star dietro ai coetanei dopati alla domenica.

questo succede anche nelle bocce

brax62 ha scritto:

questo succede anche nelle bocce

Per non parlare dello sputo controvento olimpico!

Panoramix ha scritto:

Per non parlare dello sputo controvento olimpico!

a tua sorella

http://www.corriere.it/Primo_Piano/Sport/2005/11_Novembre/24/bocce.shtml

senza parlare dei casi locali, che basterebbe avere un genitore anziano per verificare

brax62 ha scritto:

a tua sorella

http://www.corriere.it/Primo_Piano/Sport/2005/11_Novembre/24/bocce.shtml

senza parlare dei casi locali, che basterebbe avere un genitore anziano per verificare

Un ottuagenario iperteso che prende un diuretico.
Una piaga, insomma!

quanti tour ha vinto armstrong?

non mi ricordo bene...

Tana Lance

juan13 ha scritto:

quanti tour ha vinto armstrong?

non mi ricordo bene...

7 sul camp...ehm, sulla strada